PANAMA

Spartito di musica / lead sheet music (linea melodica con le sottostanti sigle degli accordi). “Panama” è il brano di punta dell’album “Panama e dintorni”, composto musiche e testi dal cantautore genovese Ivano Fossati. La canzone racconta di un trafficante di armi che deve compiere una missione; a Londra ha ricevuto il compito di trasportare via mare un grosso quantitativo di esplosivi che dovranno essere consegnati a Panama, dove lo attende una squadra di guerriglieri rivoluzionari (i “fuoriusciti”). Il carico è nascosto nella stiva del cargo che fa rotta verso il Sud-America e l’io narrante, stufo per l’ennesima lunga e interminabile traversata, fa la cronistoria della traversata.

Ivano Fossati: «Letterariamente, Panama è l’altrove, il Cuore di tenebra di ]oseph Conrad, almeno quello che si può trovare di Conrad in tre minuti di canzoni. Di lui ho letto appunto Cuore di tenebra e mi piace ancora. Ho letto anche i racconti di Somerset Maugham ambientati in India, i classici racconti sugli avamposti della colonizzazione inglese e vedo che quel tipo di letteratura mi affascina ancora».

Per le registrazioni dell’albumi i discografici concedono a Fossati parecchia libertà. «Non mi ricordo perché, ma non volli andare a New York a registrare. Così decisi di chiamare quattro musicisti americani e di lavorare in uno studio nuovo, esterno alla funzionali del momento. Quando ti consentivano di andare fuori era perché ti davano fiducia; era un buon momento. Quello studio di registrazione era stato aperto da Roberto Satti (in arte Bobby Solo), che aveva diradato la sua attività di cantante (stiamo parlando del 1981). Un bel posto, all'avanguardia per allora; si chiamava Chantalain. Io porto questi musicisti americani e non senza qualche difficoltà registriamo Panama con la produzione di Al Garrison,
appena sbarcato in Italia proveniente dalla RCA di New York. Gli americani, fatta eccezione per il batterista Leo Adamian, non sono la band ideale; sono meno solari e collaborativi dell'ensemble di Miami dell’anno prima. Il successo del disco è un po’ diverso dal precedente (“La mia band suona il rock”,ndr). Come speravo, comincia a esserci un assestamento; volevo un pubblico più adulto. Panama non è più un singolo per i
ragazzini, anche se in tournée non va ancora molto bene».

L’album “Panama e d’intorni” è stato arrangiato da Steven Robbins. Vi hanno suonato: 

Leo Adamian (batteria, percussioni)

Francisco Centeno (basso)

Ivano Fossati (chitarra classica - chitarra acustica - chitarra elettrica - flauto) 

Andrew Love (chitarra elettrica e acustica) -

Antonio Marangolo (sassofoni contralto e tenore)

Carlo Pennisi (chitarra acustica)

Roberto Zanaboni (sintetizzatore moog)

Steve Robbins (pianoforte - clavinet - direzione sezione ritmica - sintetizzatori Oberheim e Moog - direzione corni francesi - pianoforte elettrico - vocoder - direzione quintetto d'archi) -